Per avere informazioni corrette occorre porre attenzione a varie cose che possono influenzare la qualità dei dati che fornisce il gps.
Abbiamo visto che il nostro palmare gps calcola la sua posizione a
partire dalla distanza dei satelliti.
Questa distanza viene calcolata supponendo costante la velocita' del
segnale (C, la velocità della luce, delle radiazioni elettromagnetiche,
e' costante nel vuoto) e misurando il tempo che intercorrerre fra
emissione e ricezione del segnale. Poi con una semplice moltiplicazione
calcola la distanza.
Fatta questa premessa vediamo le principali fonti d'errore in cui possiamo incorrere:
1) ERRORI DI ORIGINE ATMOSFERICA E IONOSFERICA
La velocita' della luce in atmosfera puo' essere influenzata dalla presenza di vapore acqueo nella troposfera ma, maggiormente, dalla presenza di attivita' elettrica nella ionosfera.
La ionosfera è influenzata dall'attivita' solare, ciclica con periodo di undici anni, e dai brillamenti solari, improvvisi ed imprevedibili.
Questi disturbi
atmosferici vanno a modificare la velocita' del segnale
aumentando l'errore commesso dal gps.
Il ricevitore gps non è in grado
di valutare quest'errore ma sistemi di correzione differenziali come il
WAAS (Usa) o
EGNOS (Europa) possono tenerne conto.
2) DILUIZIONE DELLA PRECISIONE (DOP)
La disposizione nel cielo dei satelliti "visibili" dal palmare gps determina un errore geometrico.
Piu' i satelliti sono
raggruppati vicini fra di loro e maggiore sara' quest'errore.
Il DOP, diluizione di precisione, viene stimato dal gps ed entra a
far parte dei parametri che determinano l'errore minimo commesso
indicato dal palmare gps stesso.
L'errore DOP puo' essere ridotto
spostandosi in modo da avere piu' cielo libero e "vedere" altri
satelliti prima coperti oppure aspettando che i satelliti in vista si
spostino in una configurazione migliore.
3) MULTIPATH
La presenza di superfici piatte estese in prossimita' del ricevitore gps puo' essere fonte d'errore.
Il segnale dei satelliti puo' riflettersi su queste e raggiungere il
ricevitore seguendo un percorso piu' lungo della reale distanza dai
satelliti.
E' bene mantenersi a distanza di
pareti rocciose, muri estesi, laghi, che potrebbero provocare questo
problema,
Il ricevitore gps non è in grado di valutarlo.
4) COPERTURA DEL CIELO
Boschi con fronde folte e, nel caso, bagnate dalla pioggia, coperture nuvolose spesse e dense, forti nevicate, ambienti chiusi come grotte, edifici o gole possono ridurre o annullare i segnali gps che raggiungono il ricevitore.
Questo peggiora la qualita' del posizionamento o, addirittura, puo'
renderla impossibile.
La sola soluzione e' quella di
cercare di spostarsi in aree con maggior visibilita' del cielo per
migliorare il segnale ricevuto ed aggiungere altri satelliti a quelli
visibili.
Anche tenere il gps in fondo allo zaino con tutta la roba sopra ed
il nostro corpo che copre mezzo cielo visibile non e' una buona
abitudine. Conviene sistemarlo fuori dallo zaino, ad esempio nella
cappelliera sopra lo zaino stesso.
5) EFFIMERIDI INCOMPLETE O TROPPO
VECCHIE
Ogni ricevitore gps deve conoscere in modo preciso la posizione dei
satelliti per poter calcolare la propria.
Ogni satellite trasmette l'almanacco (posizione orbitale
approssimata) di tutti i satelliti e le proprie effimeridi (posizione
orbitale accurata) ogni 30 secondi (Navstar Gps).
Se il ricevitore gps e' stato spento per molto tempo oppure era in
un posto lontano da dove viene riacceso occorreranno almeno 12,5 minuti
per fare la nuova acquisizione delle effimeridi di tutti i satelliti
(Navstar Gps).
Ma questo e' il tempo minimo supponendo che il gps riesca ad acquisire
tutti i dati alla prima trasmissione. Cosa improbabile.
Fino a quando il gps non
avra' tutte le nuove effimeridi il posizionamento sara' affetto da
errori che tenderanno a ridursi con la progressiva acquisizione delle
nuove effimeridi.
Quest'errore puo' essere evitato
facilmente accendendo sempre il ricevitore gps almeno mezzora prima di
usarlo.